Spettacolo teatrale di e con Giada Trebeschi e Giorgio Rizzo
Prima di una delle date del loro spettacolo due attori in tournée vengono bloccati dalla pandemia che li costringe in quarantena nell’appartamento in cui avrebbero dovuto restare ospiti solo per un paio di giorni. I due sono amici e lavorano insieme da molto tempo ma hanno due personalità a dir poco dirompenti più facili da gestire su un palco che in una convivenza forzata. Inoltre, ogni giorno devono preparare brevi video per la seguitissima “Rubrica delle parole desuete”. Nel tentativo di combattere l’abbrutimento linguistico, salvare condizionale e congiuntivo, farsi fautori di rappresaglie grammaticali giacché le parole sono al centro del pensiero logico, veicolano un’idea e se quella parola non si conosce se ne perde pure l’idea, Giada e Giorgio si scontrano continuamente su come perseguire questi obiettivi.
La convivenza forzata ha però irresistibili risvolti comici derivanti dal confronto continuo e dalle difficoltà di dialogo fra il maschile e il femminile che troppo spesso si parlano senza comprendersi. Grazie a una affilatissima ironia vengono messe a nudo verità scomode e debolezze che però possono essere superate poiché è proprio grazie all’ironia che forse riusciremo a salvare il mondo.