Ore 21.00, atrio del Duomo. Ciak: si…parla. Esattamente, si parla, ma si gira anche tra i successi non di uno scrittore in senso stretto ma di un regista, sceneggiatore e produttore di fama: Sydney Sibilia. È stata la giornalista Francesca Salemme ad intrecciare la sequenza di fotogrammi della conversazione con il suo interlocutore, con il quale anche il pubblico ha interagito, ponendo domande tramite Whatsapp. Fotogallery

Partendo dalla sua nascita, a Salerno nel 1981, si è proseguito con il suo esordio come regista di cortometraggi, giungendo fino alle grandi produzioni di pellicole pluripremiate. Il regista ha reso il pubblico partecipe del suo processo creativo che ha raggiunto il successo con Smetto quando voglio, film che ha avuto origine dalla frase  « meglio ricercati che ricercatori”. Poi sono arrivate ulteriori collaborazioni, in ambito internazionale, in particolare con Netflix, per cui Sydney Sibilia ha diretto L’incredibile storia dell’Isola delle Rose. Ed infine, il regista ha promosso il suo ultimo film, Mixed by Erry, la storia di un contrabbandiere di musicassette, Enrico Frattasio, nella Napoli degli anni ‘70, che insieme ai due fratelli « osa l’inosabile: piratare Sanremo”. Le storie di Sydney Sibilia raccontano la realtà, come l’ultima produzione.

Sibilia ha anticipato i progetti per il futuro, che lo vedranno sempre dietro la macchina da presa e mai in un cameo, perché secondo lui “già è complicato essere regista, meglio non fare l’attore”. Il prossimo step sarà un documentario – format per lui inedito – sul giro del mondo a vela di Giovanni Soldini, con il quale ha girato alcune scene a Malta e Panama, e una serie sul duo degli 883, che non potrà che chiamarsi Hanno ucciso l’uomo ragno.

L’appuntamento con Sydney Sibilia è terminato poi con una sorpresa finale: una favola, realizzata sotto forma di video da Chinotto Neri e dalla scuola di fumetto Comix21 di Battipaglia. Sydney Sibilia ha ammesso di amare le favole della Disney, dicendo di preferire il Re Leone e Aladdin. Chissà se, da stasera, tra le sue favole preferite vi sarà anche Salerno Letteratura?

Giovanni Lo Schiavo – liceo classico Tasso Salerno IV D