«Uno dei pochi intellettuali puliti che abbia conosciuto. Non è stato l’unico, ma è sicuramente la persona alla quale sono stata più legata». Simonetta Agnello Hornby, ospite di Salerno Letteratura, ha voluto ricordare così Francesco Durante, per anni direttore artistico del festival, prematuramente scomparso. E il lavoro di Durante, le sue ricerche, il suo impegno etico profuso nella cultura, sono stati alla base di una porzione importante del suo ultimo libro, Piano nobile (Feltrinelli), presentato nell’atrio del Duomo, secondo volume di una trilogia iniziata con Caffè amaro e che vedrà in libreria a ottobre Punto pieno. Palermo 1942. Il barone Enrico Sorci è in punto di morte e si trova a riavvolgere il nastro della sua vita. Tutti i componenti della sua numerosa famiglia si riuniscono nell’unica sala da pranzo, quando scoprono, dal piano nobile della dimora, della sua morte. Il piano nobile diventa così l’osservatorio su intrighi, screzi, ruggini e relazioni di quella famiglia ma al tempo stesso il simbolo di un’era al tramonto. I bombardamenti, la fine del fascismo, l’America. Ed è qui, nelle lettere di Carlino Sorci a Mariolina Sorci, «che compare la figura di Francesco», capace di ricomporre la storia culturale di chi si trova in un altro Paese. «Un’operazione che andrebbe applicata all’attualità», ha sottolineato Agnello Hornby, che da sempre è attiva sul fronte dei diritti. Sullo sfondo, il senso della famiglia, i legami, la speranza.