Domenica 18 giugno ospite del festival sarà Domenico Starnone a cui l’undicesima edizione è dedicata. L’appuntamento è alle 20 nell’atrio del Duomo. La prolusione, che deve il titolo al suo ultimo libro, L’umanità è un tirocinio (Einaudi), è un’intervista di Paolo Di Paolo, co-direttore del festival con Gennaro Carillo, al grande scrittore in occasione dei suoi ottant’anni. Il festival ha voluto così celebrare Starnone che, con la sua ultima opera, ha inteso rappresentare un omaggio alla grande letteratura, ai libri che possono cambiare la vita di chi li legge. Una lezione magistrale in forma di dialogo su cosa vuol dire essere lettori. E scrittori. Altro appuntamento da non perdere è quello delle 21, nella corte interna del Convitto nazionale con Kasey Lansdale, autrice insieme a Joe R. Lansdale di Non aprite quella morta (Einaudi). Dana Roberts e la sua assistente Jana sono due detective alle prese con casi inspiegabili e parecchio pericolosi: dal Texas all’Italia, hanno a che fare con spettri, succhiatori d’anime e tante altre figure. Il loro intuito e un corredo tutto particolare di oggetti le aiutano sempre a respingere le minacce. Storie avvincenti, memorabili, degne dei grandi maestri dell’orrore, scritte da Joe R. Lansdale e da sua figlia Kasey. Alla stessa ora, a largo Barbuti, Le parole della visione: il Dante di Ezra Pund, una lezione / spettacolo di Gian Mario Villalta. Appassionato della poesia originaria nei primi volgari neolatini, nei quali ritrova l’impulso primario del verso moderno, Ezra Pound è tra i poeti che hanno portato Dante a occupare il posto d’eccezione che assume nel Novecento. Il magistero della lingua poetica del grande fiorentino trova in Pound un interprete affascinante non solo per il realismo e per la costante sperimentazione, ma per l’accendersi della “visione”: quella tensione che dà corpo alla realtà muovendo le energie dell’immaginazione. Alle 21.30 al museo Diocesano Miguel Bonnefoy, autore di L’inventore (66thand2nd). Un romanzo che è il ritratto abbagliante di un genio dimenticato: Augustin Mouchot, il professore di matematica che a metà Ottocento scoprì l’energia solare, lo stesso che riuscì a creare un blocco di ghiaccio solo con la forza del sole. Una vita all’insegna dell’ingegno: Bonnefoy la racconta e illumina il lettore anche sulle tante difficoltà incontrate da Mouchot nel far accettare le sue straordinarie intuizioni. Uno dei più interessanti narratori francesi delle nuove generazioni. Allo stesso orario nell’atrio del Duomo Mare fuori/ Mare dentro: anatomia di un successo, incontro con Cristiana Farina, autrice e sceneggiatrice di Mare Fuori, cooprodotto da RAI Fiction e Picomedia, e Matteo Paolillo, attore e cantautore di ‘O mar for. Cristiana Farina, nella sua carriera di autrice e sceneggiatrice iniziata con Un Posto Al Sole, ha inanellato una lunga serie di successi: si devono a lei le soap Vivere e Centro Vetrine, la serie TV Amiche mie e molto altro… Matteo Paolillo recita (e canta) da giovanissimo, ma è con Mare Fuori che arriva il successo: è sua la sigla, ed è suo il ruolo di Edoardo Conte, presente nella serie sin dalla prima stagione. Insieme ci raccontano come si arriva dal soggetto all’azione, dallo scritto all’immagine, la genesi e le motivazioni che hanno condotto a questo trionfo. Alle 22 al Convitto nazionale, incontro con Antonio Monda, autore di Il numero è nulla (Mondadori). È una New York veloce e palpitante il fondale su cui gioca la vicenda del “Vescovo”, il protagonista del romanzo, che si fa chiamare così perché suo padre avrebbe voluto che seguisse la carriera ecclesiastica. Nulla di più distante dalla sua vita da killer implacabile e assetato di denaro, fama e autorevolezza: almeno fino a che l’incontro con una donna non rimetterà in discussione tutto.

La seconda giornata di Salerno Letteratura parte alle 10.45 alla chiesa dell’Addolorata con Gilda Tentorio e Nicola Crocetti, protagonisti di un incontro sulle opere di Ghiannis Ritsos La Signora delle vigne e Grecità (Crocetti). Alle 12 Piccole donne scrivono, con le tre autrici finaliste del concorso letterario, il commento di Lia Persiano e letture a cura di Pina Russo, Lissie Tarantino ed Enzo Tota. Il pomeriggio si apre alle 18, all’Auditorium del Convitto Nazionale, con Rosanna Maryam Sirignano, autrice di Il velo dentro (Villaggio Maori), mentre a Palazzo Fruscione ci sarà Cinzia Leone, autrice di Vieni tu giorno nella notte (Mondadori). In contemporanea all’Addolorata, Silvia Romani, autrice di Saffo, la ragazza di Lesbo (Einaudi). Alle 18.30, alla pinacoteca provinciale, incontro con Carlo Bordoni autore di Furor (LUISS University Press). La sezione I Lusiadi si inaugura alle 19 a Palazzo Fruscione con una lezione di Lisa Ginzburg, autrice di Cercavo un’immensità. Vita di Clarice Lispector (Rueballu) e alla stessa ora alla corte interna del Convitto nazionale arrivano Massimiliano Virgilio, autore di Il tempo delle stelle (Rizzoli) e Peppe Fiore, autore di Gli Innamorati (Einaudi). Alle 19 all’Addolorata Vincenzo Visco, co-autore con Giovanna Faggionato di La guerra delle tasse (Laterza), alle 19.30 al Diocesano Bruno Arpaia, autore di Ma tu chi sei? (Guanda). Alle 22 all’arco catalano Marco Balzano, autore di Caffè Royal (Einaudi). In contemporanea nella corte interna del Convitto nazionale incontro con Luigi Spina, autore di Odissea 4.0. Nessuno ricorda Ulisse (Liguori). Alle 20.30 al Diocesano Giusi Fasano, autrice di Ogni giorno 3. Ricordi di vite perdute sul lavoro (Rizzoli). All’arco catalano spettacolo di narrazione con burattini a guanto e ombre, di e con Flavia D’Aiello e alle 22 ai Barbuti incontro con Paola Italia e Giorgio Pinotti, in occasione della pubblicazione di C.E. Gadda, Giornale di guerra e di prigionia (Adelphi), a cura di P. Italia, e del Gaddabolario, a cura di P. Italia (Carocci).