Incontro con Elisabetta Moro e Marino Niola, autori di Baciarsi (Einaudi)
Conduce Gennaro Carillo
C’è un vecchio film di Robert Aldrich, dal titolo Kiss Me Deadly (in italiano Un bacio e una pistola). Suona quanto mai in sintonia con i tempi calamitosi che stiamo ancora vivendo: col bacio che è diventato una pratica potenzialmente mortale, simbolo di un contatto, di una comunità, da cui guardarsi. Ma la tradizione cabbalistica e il neoplatonismo, fino al Giordano Bruno dei Furori, parlano anche di un’altra ‘morte di bacio’ (mors osculi), attribuendole un significato completamente diverso da quello, soltanto immunitario, che le annettiamo oggi: attraverso il bacio, un mortale entra in comunicazione col dio e, morendo nel corpo, rinasce a vita nuova come spirito. Questo per dire che un bacio non è mai solo un bacio ma rinvia sempre ad altro, a valori che è compito dell’antropologia indagare.