Incontro con Eva Cantarella
Conduce Gennaro Carillo
Chiunque dia uno sguardo alla stampa quotidiana non potrà fare a meno di notare che dei classici si fa un riuso continuo, non di rado sconfinante nell’abuso, nella citazione a sproposito o a scopo intimidatorio. Talora con esiti francamente comici. Si presume che i classici abbiano bisogno di essere ‘legittimati’ attraverso comode attualizzazioni. E allora è tutto un profluvio di Antigoni, di Achilli, di Odissei. Dei classici, all’opposto, vanno preservati l’inattualità, la distanza remotissima che ci separa da loro, il mistero. Se c’è una contemporaneità dei classici, questa è con il nostro futuro, per ripetere un titolo di Giuseppe Pontiggia, in quanto classico è qualcosa che ci sopravvivrà, non soggetto a scadenza. Eppure, perché i classici ci parlino ancora, è necessario alimentarli «del nostro sangue», come sapevano, da prospettive opposte, i ‘nemici’ Nietzsche e Wilamowitz. Ne discutiamo con una grande antichista e amica di Salerno Letteratura, Eva Cantarella.
EVENTI IN PROGRAMMA

Questo evento è passato.

CHE COSA HANNO ANCORA DA DIRCI GLI ANTICHI?
23/07/2020 orario 19:45 - 20:45
Vai al Programma Eventi