GIOVEDI 16 DICEMBRE  – AULA MAGNA LICEO TASSO SALERNO

Dialoghi sulla letteratura del Sud – Scrivere la città/ Scrivere la provincia”, è il tema dell’iniziativa promossa da Salerno Letteratura in programma giovedì 16 dicembre, dalle 16 alle 20, nell’Aula magna del liceo classico Torquato Tasso di piazza San Francesco.

Centro, periferia. Centro, margine. Città, provincia. La storia della letteratura italiana è segnata da questo movimento, da una oscillazione costante. Ma scrivere la città e scrivere la provincia, scrivere dalla città e scrivere dalla provincia, fa ancora differenza dagli anni Venti del Ventunesimo secolo. E soprattutto, cosa è centro e cosa è periferia? Sono categorie di lettura del mondo ancora insensate? A queste domande proveranno a dare una risposta i direttori artistici Gennaro Carillo e Paolo Di Paolo con il direttore organizzativo Ines Mainieri e il giornalista e scrittore Gaetano Savatteri in collegamento da Parigi. La densità della scrittura è invece l’argomento su cui si confronteranno la giornalista Francesca Salemme e Raffaele Notaro, autore di Densità (Mondadori), una riflessioni sui limiti e la forza dell’amicizia che segna l’esordio narrativo del giovane scrittore campano. La valigia di chi narra è il titolo dato alla finestra che vedrà protagonisti scrittori e scrittrici nati al Sud, chiamati a raccontare il loro percorso di formazione: Andrea Di Consoli, Alessio Forgione, Tommaso Giagni (in streaming), Raffaele Notaro, Carmen Pellegrino. Si chiude con Scrivere la città/ Scrivere la provincia, tavola rotonda coordinata da Paolo Di Paolo e Francesca Salemme.
«Aspettando SaLet 2022, ci sembra importante cominciare a preparare un terreno di dialogo fra intelligenze diverse. E così nel segno ancora una volta di Francesco Durante riprendiamo il filo degli Stati Generali della letteratura del sud interrogandoci sul rapporto tra città e provincia nella scrittura – spiega Paolo Di Paolo – Il tentativo di capire come questa eterna dialettica si cala nella scrittura contemporanea, in quali forme, in quali nuovi interrogativi, prospettive e soprattutto storie.»