Il 24 giugno l’Arco catalano ha visto la presentazione del risultato finale della collaborazione tra Salerno Letteratura Festival, iltuogiornale.it e il Collettivo Scomodo. Per l’occasione hanno dialogato Paolo Di Paolo, co-direttore artistico del Festival con Gennaro Carillo, e Sara Paolella del Collettivo Scomodo.
La prima domanda alla quale si è risposto è proprio: cos’è il Collettivo Scomodo? Si tratta di una redazione di ragazzi under 30 nata a Roma nel 2016 con l’intento di un cambiamento sociale e culturale. Il Collettivo conta oltre 170.000 collaboratori, distribuiti in tutta la penisola, ed include anche molti ragazzi giovani che frequentano gli ultimi anni di Liceo. La particolarità di Scomodo riguarda anche il modo in cui hanno deciso di fare informazione: ovvero sia con un formato digitale che cartaceo: infatti viene periodicamente pubblicata la rivista, distribuita gratuitamente nelle scuole e nelle università.
In occasione di Salerno Letteratura, il Collettivo ha pubblicato la rivista intitolandola Parola. La letteratura che salverà il mondo, onorando la citazione di Domenico Starnone, che ha curato la prolusione di quest’anno. A scrivere per il periodico sono stati diversi redattori provenienti da tutta Italia, tra cui Sara Paolella, che si è occupata della prima pagina della rivista, e Beatrice Puglisi, che ha scritto Lavorare per vivere (o sopravvivere?). Un modello in cui l’uguaglianza sociale non esiste., entrambe presenti a Salerno Letteratura Festival nell’infopoint -ribattezzato amichevolmente «casetta»- presso il Duomo. Per il giornale del Festival hanno collaborato anche tre ragazzi del Liceo classico Torquato Tasso di Salerno, che hanno seguito i loro incontri nella giornata di martedì 20 giugno e hanno prodotto tre articoli: Crescere leggendo: storie di scrittori che inseguono scrittori (sull’incontro su Antonio Tabucchi), Alice Melloni al museo Diocesano: un viaggio emozionante tra l’immaginazione e la realtà (sulle installazioni in memoria de Le città invisibili di Italo Calvino) e Il vero documento d’identità di Alessandro Manzoni. La rivoluzione si fa anche con la scrittura (sull’appuntamento della scuola di lettura tenuto da Eleonora Mazzoni.
A concludere, un veloce dialogo con il pubblico presente che ha lasciato spazio alle riflessioni sulla possibilità di Scomodo di realizzare e coltivare il piacere della scrittura e alle possibilità di collaborazioni future tra il Collettivo e le scuole del territorio salernitano.
Giovanni Lo Schiavo, IVD Liceo classico Tasso Salerno