Paolo Giulierini ospite di Salerno Letteratura

Si chiama Stupor mundi. Storia del Mediterraneo in trenta oggetti (Rizzoli), il libro che Paolo Giulierini ha presentato a Salerno Letteratura alla presenza di uno dei tre direttori artistici del festival, Gennaro Carillo e del giornalista Pier Luigi Razzano. I trenta oggetti selezionati non potevano che provenire dal Museo Archeologico nazionale di Napoli, fonte di continuo stupore per la bellezza che riesce a raccontare. «Il Mediterraneo è una madre accogliente e un padre che a volte lotta in modo sanguinario, ma capace di generare figli straordinari – ha detto Giulierini – Nel mio libro si parla di una forma di cortocircuito tra antico e presente. Certe ansie e certe angosce sono presenti oggi come ieri, questo è evidente». Non è mancata una riflessione sul futuro della cultura post pandemia: «I musei devono diventare nell’epoca post Covid i regni delle comunità, sia reali che digitali, punti di riflessione culturale e politica. Il Mann sta lavorando in tal senso. Ci adegueremo con nuovi giardini, spazi aperti, didattica, ristorazione. Un grande polo culturale che si trasforma da museo di conservazione a organismo attivo in ambito nazionale e internazionale».