Illuminata da una luce naturale proveniente dalle vetrate della chiesa dell’Addolorata, ha avuto inizio l’undicesima edizione di Salerno Letteratura. A dare il benvenuto è stata Ines Mainieri, direttore organizzativo del Festival.
Ines Mainieri si è soffermata su alcuni degli appuntamenti che si terranno questa settimana – a partire dall’happening itinerante che ha visto una sfilata in costume ispirata a Virginia Woolf con la musica live del Conservatorio Martucci -, ricordando al pubblico il ritorno di alcune collaborazioni consolidate, come quella con l’Università degli studi di Salerno, trasmettendo la lungimiranza di un’edizione particolarmente proiettata verso il futuro. Ed è stato proprio questo il filo conduttore che ha collegato le parole del direttore organizzativo a quelle del sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, che ha espresso apprezzamenti per il Festival, componente importante nel presente e nel futuro della città. Il primo cittadino ha poi affermato il ruolo d’eccezione delle nuove generazioni, presenti nel pubblico con le maglie arancioni, definendo i giovani «il piatto forte». Il primo cittadino ha chiuso il suo intervento dando la sua idea di futuro, che si genera dalle «connessioni tra la vita vissuta e la vita della letteratura». Il microfono è passato poi ad Antonio Ferraioli, presidente di Confindustria Salerno, che ha voluto augurare lunga vita al Festival della letteratura.
Subito dopo i saluti istituzionali, è iniziato il primo vero appuntamento del 2023, appartenente alla sessione Sguardi sul mondo attuale. Gennaro Carillo, co-direttore artistico con Paolo Di Paolo, ha manifestato il suo entusiasmo nei confronti di questa edizione: «Anche il Festival è un tirocinio: un buon Festival, ogni anno, deve avere il coraggio di partire da zero. Non si deve adagiare sugli allori». Ed è con la volontà di riconfermare il potenziale di Salerno Letteratura che il direttore artistico ha dato il benvenuto a Paolo Pagliaro, definito un «talismano» (in quanto presente anche in uno dei primi appuntamenti del 2022), in dialogo con Salvatore Rossi, autore di Breve racconto dell’Italia nel mondo, attraverso i fatti dell’economia, che ha offerto un panorama sull’economia dell’Italia, attraversando gli aspetti positivi e negativi che rendono il nostro settore produttivo il decimo al mondo. Salvatore Rossi ha poi affermato che «l’economia non è un comparto isolato della società, è la società».E in Italia questa affermazione si realizza nel suo passato, in particolare nella figura di Leonardo, considerato dall’autore il «padre spirituale» dell’idea del suo libro, ma non sempre nel presente, in quanto, a detta di Salvatore Rossi, «l’identità nazionale è un concetto relativo». Nonostante ciò, si può affermare che l’identità nazionale può prendere forma, e fino al 24 giugno 2023 avrà anche un nome: Salerno Letteratura Festival.
Giovanni Lo Schiavo – liceo classico Tasso Salerno IV D