Durante la quarta serata del Salerno Letteratura Festival, Chiara Barzini, autrice del libro L’ultima acqua, ha incantato il pubblico con il racconto di un viaggio meraviglioso e rivelatore attraverso la California, una terra “maestosa e fragile”. L’incontro, condotto da Barbara Cangiano, ha dato vita ad un dialogo intenso e avvincente, esplorando il legame tra l’acqua, la memoria e il destino delle civiltà.
L’ispirazione per il suo libro, ci racconta l’autrice, nasce dal manuale originale, descritto come “una guida spirituale”, usato per la costruzione dell’acquedotto di Los Angeles del 1913. “La prima tappa del viaggio californiano è stato un lago apocalittico in mezzo al deserto”, il Salton Sea, un lago che un tempo sembrava un’oasi nel deserto e che oggi è un paesaggio disseminato di ossa di pesci. “Lì ho incontrato una comunità artistica che ha trasformato la rovina in un festival”, ha raccontato Barzini, sottolineando come l’arte e la letteratura possano diventare strumenti di resistenza e rinascita.
L’autrice intreccia riflessioni personali con citazioni di film, scrittori, tra cui Olivia Laing, che definisce il suo libro indimenticabile: “Il peccato originale di Los Angeles e delle sue acque rubate si trasforma in una feroce parabola sulle illusioni e sui limiti, sui desideri sfrenati e sulle loro conseguenze per il pianeta”. “Nel nostro disincanto da artisti, scrittori, poeti, abbiamo il dovere di illuminare, per quello che possiamo, un percorso alternativo”, afferma Barzini.
“La California è una terra biblica, un luogo di sogni e di cadute, e in qualche modo riflette il mio viaggio interiore”, ha concluso l’autrice.
Un incontro intenso e ricco di spunti di riflessione, che ha offerto al pubblico una prospettiva profonda su cosa significhi resistere, sognare e scrivere in un mondo sull’orlo del cambiamento.
Francesca Lo Schiavo III D
Priscilla D’Agostino III D
Carolina Esposito III E
Liceo Tasso Salerno