L’atrio del Duomo è gremito, non bastano le sedie per far accomodare la platea, la folla è impaziente. Sono tutti qui per ascoltare Stefano Massini, scrittore e drammaturgo che ci parla di temi attuali, ci parla di potere. “Il potere quando è assoluto mira a non essere capito, capĕre, infatti in latino significa far prigioniero, catturare. Trump ama contraddirsi per non essere capito, per non essere fatto prigioniero, mira a essere imprevedibile, quindi il suo è un invito a evitare di analizzarlo, prevederlo”.
È proprio questo l’argomento del nuovo libro di Stefano Massini, che, pagina dopo pagina cerca di svelare l’uomo dietro la maschera costruita da Donald Trump. È così che ripercorriamo la vita del presidente degli Stati Uniti, dall’infanzia al momento attuale.
Massini approfondisce nei dettagli il significato della parola potere, il peso del potere nelle mani di un uomo ostinato come Trump che a 80 anni è uno dei più grandi comunicatori del mondo, non accetta il game over.
“La parola è tremenda per chi interpreta il potere come assoluto, la parola di per sé è una sfida, è dialettica perchè implica un confronto, è questa la ragione per cui risulta inaccettabile, inconcepibile”.
Questo il messaggio lanciato da Massini nel dibattito con Paolo di Paolo: la forza della parola. Il nostro dovere è quello di non farci derubare delle parole, di confrontarci con chi la pensa in modo diverso da noi attraverso il dialogo. Non dobbiamo smettere di usare questo nostro contropotere.
Sara D’Urso III H
Liceo Tasso Salerno