Premio Salerno Libro d’Europa di Salerno Letteratura
Per il decennale una giuria tecnica con Daria Bignardi, Paolo Di Stefano e Matteo Palumbo
Per l’edizione del decennale, che si terrà dal 18 al 26 giugno, Salerno Letteratura ripensa radicalmente il Premio Salerno Libro d’Europa, ricorrendo per la prima volta a una giuria tecnica che selezioni i titoli finalisti. La scelta dei direttori artistici Gennaro Carillo e Paolo Di Paolo è ricaduta su Daria Bignardi, giornalista, conduttrice e scrittrice; Paolo Di Stefano, scrittore, giornalista e accademico e Matteo Palumbo, professore onorario di Letteratura italiana all’Università Federico II di Napoli. I tre professionisti hanno accolto con entusiasmo l’invito e saranno chiamati a segnalare, entro il 28 febbraio, un totale di sei romanzi (due a testa) di autori europei under quaranta, pubblicati e tradotti in Italia nel 2021. Negli anni scorsi, sono stati premiati scrittori come Judith Schalansky, Arno Camenish, José Luis Peixoto, Edouard Louis, oggi tra le figure più rilevanti del panorama letterario del continente. Una volta raccolte le preferenze, in dialogo con i direttori artistici, si stabilirà la terna finale che sarà sottoposta all’attenzione della giuria popolare, composta da un’ampia community di amanti della lettura, a partire da una delegazione di studenti dell’Università di Salerno. I componenti della giuria popolare riceveranno una scheda per la votazione sulla quale potranno esprimere una sola preferenza seguita da una valutazione del testo scelto. Sarà cura dell’organizzazione del festival comunicare successivamente il vincitore e la data della premiazione. I finalisti saranno invitati in città per la cerimonia conclusiva. Si tratta di uno degli appuntamenti di punta della manifestazione, che conferma come, nel tempo, il festival sia riuscito a diventare un prezioso punto di riferimento e una realtà consolidata e apprezzata sull’intero territorio nazionale. «Il Premio, di edizione in edizione, è a tal punto cresciuto da richiedere una giuria tecnica. Ci piace pensare che, nella selezione dei suoi componenti, si riflettano le molte anime di Salerno Letteratura», sottolineano Carillo e Di Paolo.