Durante la sesta serata del festival Salerno Letteratura, si è tenuta, presso l’atrio del Duomo, la premiazione di Salerno Libro D’Europa che, come da tradizione, accompagna ogni edizione della manifestazione. La premiazione è stata guidata da Daria Limatola, presidente dell’associazione Duna di Sale e curatrice del programma ragazzi, la quale ha ricordato che il premio Salerno Libro D’Europa viene dato soltanto a tre scrittori europei con meno di 40 anni che sono già diventati famosi nel loro Paese e che hanno già ricevuto una traduzione in italiano di un loro libro. Dopo la discussione sui libri, il responsabile territoriale retail di Bper banca, sostenitrice del Premio, Marco Frosolini, ha affidato con entusiasmo le premiazioni ai tre partecipanti sottolineando che “l’Europa è un faro di libertà e di innovazione” da cui è nata la cultura, mezzo con cui, secondo Frosolini, si può combattere questo periodo così delicato contrassegnato da continue tensioni. Nel corso di questa edizione, il primo posto è stato conferito allo scrittore francese Pierre Adrian, autore del libro “I giorni del mare”, il quale ha affermato di “sentirsi fortemente europeo” e di credere in un’Europa unita e coesa. Il secondo posto è stato dato, invece, alla scrittrice austriaca Raphaela Edelbauer, autrice del libro “La terra liquida”, la quale ha evidenziato quanto il concetto di pace non sia “una cosa ovvia” e che è altresì importante ricordarsi del passato, in quanto “non c’è futuro senza passato”. Al terzo posto si è classificata la scrittrice inglese A.K. Blakemore, autrice del libro “Le streghe di Manningtree”, la quale ha parlato della Brexit e delle “grandi opportunità che offre l’Europa”. Per quanto riguarda i contenuti di ciascun libro, “I giorni del mare” riflette su quello che comporta crescere e maturare e parla di un giovane uomo che nel mese di agosto ritorna dai suoi genitori in Bretagna e che, ad un certo punto, si accorge del tempo trascorso da quando era bambino. Il libro “La terra liquida”, invece, parla di Ruth, una giovane fisica teorica che deve far seppellire i suoi genitori morti in un incidente a Groß-Einland, un paesino della Bassa Austria. Tuttavia, una volta che la protagonista arriva lì, scopre un luogo dominato da un castello impotente, governato da una regina che non vuole rendere accessibile il posto, in quanto sotto il paese è presente una voragine misteriosa che sembra nascondere un mistero risalente al Novecento. Per finire, il libro “Le streghe di Manningtree”, è ambientato nel 1643 a Manningtree durante una guerra civile in cui le donne venivano lasciate a se stesse e racconta di una comunità lacerata dal sospetto e dal crescente potere degli uomini, i quali istituivano i cosiddetti “processi delle streghe” per attribuire alle donne colpe legate soprattutto alle malattie.

Mattia Esposito IVG liceo classico Tasso Salerno