Racconteremo la nostra storia attraverso le immagini di questi dieci anni. Gli incontri, i grandi ospiti, ma soprattutto la comunità di lettrici e lettori che si è costituita nel tempo. Ed è la vera grande ricchezza di questo festival.
La mostra ha sede a Palazzo Fruscione ed è a ingresso libero (orari: 10-13 / 17-21).

A cura di Giuseppe Durante.

Dieci anni! Per celebrarli al meglio vi chiederemo di contribuire ad alcune divertenti top ten: libri e film della vita, ma anche ragioni per cui amare il semplice e miracoloso fatto di essere al mondo. Prestate attenzione alla distribuzione di card speciali durante alcuni eventi. Daremo conto dei risultati nella festa finale al Duomo il 25 giugno.

Con l’intento di attingere a un patrimonio creativo che ha visto Salerno essere, in stagioni più o meno lontane, un luogo di effervescenza artistica e con l’obiettivo di allargare il più possibile il pubblico, creando occasioni di stupore anche nei più “distratti”, tornano anche quest’anno i flash mob. Momenti di creatività estemporanea che accompagneranno alcuni eventi in programma, curati dalle attrici Flavia D’Aiello e Alice Melloni.

Pasoliniana / VIRTÙ D’AMOR

Spettacolo itinerante di e con Flavia D’Aiello.

Alla fine degli anni ’50 a Pier Paolo Pasolini (1922-1975) venne l’idea di intervistare uomini e donne da Nord a Sud del Paese, sulla sessualità e le proprie pulsioni. Qualcuno risponde, qualcuno no, altri approvano o dissentono. Oggi, 2022, Flavia D’Aiello prova a ripercorrere le suggestioni di Comizi d’amore per capire quanto la società da allora sia cambiata, e testare gli atteggiamenti e le risposte sul dilagare dell’amore e delle relazioni virtuali che da un lato promettono cambiamenti e dall’altro evitano trasformazioni. Azione scenica interattiva con oggetti a cura di Il Teatrino delle Pupattole e pupazzi realizzati da Flavia D’Aiello.
La performance è in programma il 21 e 22 giugno a partire dal tardo pomeriggio

SÁNDOR E LOLA. STORIA DI ARRIVI E DI RIPARTENZE

Di e con Alice Melloni.

Alice Melloni assume le vesti di Lola, moglie di Márai, morta prima di lui di una brutta malattia, e talmente pianta dallo stesso Márai da portarlo al suicidio. Il pubblico potrà così intravedere lo scrittore attraverso la figura della moglie e la loro vita a Salerno, assai felice, tanto che lui stesso scrisse «Gli anni trascorsi a Salerno sono stati i migliori del nostro lungo esilio».
La performance verrà replicata il 23 al Museo Diocesano e il 24 giugno al Foyer i Morticelli.

l pubblico più “memorioso” ricorderà la funzione del ciclostile negli anni di lotta politica. Ma la distribuzione di volantini provocatori ha a che fare con tutte le esperienze artistiche più innovative della storia novecentesca. Il pubblico di SalernoLetteratura riceverà in omaggio, per alcuni eventi, “materiale poetico”…

Torna un esperimento che in passato è stato realizzato con successo: un numero speciale di un giornale realizzato per raccontare il festival. Interviste, racconti, testimonianze a cura del Collettivo Scomodo, i giovanissimi creatori di una delle più vivaci esperienze giornalistiche ed editoriali italiane, quella che va per l’appunto sotto la testata “Scomodo”. L’edizione è realizzata in collaborazione con iltuogiornale.it.

Per rinnovare le modalità di rapporto con il pubblico, in 10 alcuni eventi sarà possibile interagire anche in questa 11 edizione con gli autori sul palco attraverso un numero WhatsApp a cui inviare messaggi, considerazioni, spunti in tempo reale. I testi più interessanti saranno letti e commentati nel corso dell’incontro.
Il numero a cui inviare messaggi negli incontri identificabili con il simbolo di WhatsApp3792641371.

A cura di BLAM / Larghetto S. Pietro a Corte.
Negli Scritti Corsari Pasolini parla della mutazione antropologica degli italiani per opera dell’omologazione culturale prodotta da un nuovo potere che «cambia la natura della gente ed entra nel più profondo delle coscienze». Pasolini si riferisce al bombardamento ideologico indotto dal medium televisivo, strumento che lo scrittore rende protagonista in Comizi d’amore, docufilm in cui intervista gli italiani su tematiche sociali spinose come “invertiti”, “prima volta”, “prostitute” e “divorzio”.
A distanza di quasi 50 anni e con la presenza di nuovi medium digitali, ci sentiamo estranei a queste riflessioni? Non sentiamo, anche noi, l’influenza di un “potere” che ha cambiato il nostro modo di vivere, di pensare, di comportarci e di relazionarci con le persone e con lo spazio? L’intento dell’installazione “Comizi digitali – dallo spazio fisico al virtuale” è quello di dare spunti per pensare, insieme a chi vi prenderà parte, quanto e come il digitale e i social network abbiano cambiato i nostri comportamenti. Uno spazio domestico, notoriamente devoto all’incontro, diventerà l’innesco per attivare uno scambio virtuale con alcuni autori presenti al festival. Dalle 18.30, ogni giorno, in fasce orarie specificate.

Foyer iMorticelli, Largo Plebiscito.
Un omaggio al primo grande direttore artistico, Francesco Durante, che amava intrattenersi con gli ospiti del festival fino a tarda notte brindando con un gin tonic.
Dal lunedì al giovedì dalle 23 alcuni ospiti avranno occasione di raccontarsi in modo più informale a chi vorrà trattenersi e brindare con noi.

Gli ospiti del festival ci spiegano come si fa la letteratura, condividendo la propria personale ricetta con pochissimi ingredienti: un foglio, una penna, una telecamera. Le videoricette letterarie raccolte daranno vita a una autonarrazione collettiva e corale sul farsi di libri e racconti. Videoricette letterarie è a cura del Laboratorio di Storytelling Audiovisivo (direzione scientifica Filippo Fimiani) del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione – Università degli studi di Salerno e dell’Associazione Culturale Gruppo Pensiero, sotto la supervisione scientifica.
e la direzione artistica di Anna Chiara Sabatino. Team esecutivo: Roberto Pisapia, Paola Lamberti.

Il festival quest’anno potrà essere seguito anche sul canale Tik Tok e con i podcast su Buzzsprout a cura degli studenti del liceo Tasso di Salerno. Gli studenti del liceo artistico Sabatini Menna, coordinati dalle prof.sse Claudia Imbimbo e Iolanda Pazzanese, realizzeranno foto e video.