Ospite di Salerno Letteratura Festival è stato Ivano Dionigi, autore di L’apocalisse di Lucrezio (Raffaello Cortina), in un incontro condotto da uno dei direttori artistici, Gennaro Carillo, presso la chiesa dell’Addolorata. La chiacchierata parte dalla spiegazione etimologica del termine apocalisse cioè rivelazione che l’autore interpreta come l’effetto compiuto nella Roma del I secolo a.C. dall’opera De rerum natura scritta da Lucrezio. Dionigi afferma, per questo, che Lucrezio è stato un rivoluzionario perché sottolinea come la filosofia epicurea attraverso la poesia di Lucrezio per i Romani del I secolo a.C. fosse un mezzo attraverso il quale guarire i mali sociali che si erano diffusi a causa delle guerre civili. Quindi, propone come medicina le res novae e attraverso anche nova verba, cioè argomenti nuovi attraverso nuove parole perché la rivoluzione passa anche attraverso la diffusione di un lessico filosofico che nella Roma del tempo non era stato ancora sviluppato. La discussione tra Carillo e il professore Dionigi è continuata attraverso una serie di citazioni tratte dal testo lucreziano che, a parere di Dionigi, rappresentano il simbolo della rivoluzione culturale operata dall’autore latino.
Claudio Santoro IV H Liceo Tasso Salerno