Salerno letteratura, all’interno dell’arco Catalano, ospita Sabrina Pisu autrice del libro “Il mio silenzio è una stella”, incontro condotto da Marco Russo, presidente dell’associazione Tempi Moderni. Libro dedicato a Francesca Morvillo, una donna che è riuscita a incidere nel tessuto sociale, facendo dei cambiamenti radicali nella sua vita privata. Proprio nel momento della strage di Capaci nel raccontare la morte di Giovanni Falcone con la moglie, l’autrice però vuole sottolineare che Francesca non era solo la consorte del magistrato, ma la donna che l’ha seguito per questo ideale di giustizia, rinunciando a una scorta personale, operando così una scelta di vita radicale. Molti ritengono che la famiglia di Francesca fosse una famiglia di giuristi, ma questo luogo comune viene sfatato dall’autrice che racconta di come lei abbia rotto gli schemi iscrivendosi a Giurisprudenza, in un periodo in cui le donne in quella facoltà si contavano sulle dita di una mano, dato che fino a pochi anni prima non potevano far parte della magistratura. All’interno del libro, oltre che la vita di Francesca si racconta anche la storia della famiglia, che risulta fondamentale per le sue vicissitudini. La scrittrice racconta ,mediante una testimonianza del fratello di Francesca Morvillo, come Palermo non commetta dei semplici omicidi, ma degli oltraggi ai corpi, facendo celebrare dei funerali con bare vuote. Sabrina fa appello alla politica, esortandola a indagare su quello che può essere anche un minimo sospetto sulle correlazioni mafiose, e a non fare solo commemorazioni con parole vuote. L’autrice racconta poi il periodo in cui Francesca ha avuto a che fare con i bambini figli dei boss mafiosi, i quali commettevano dei crimini, per obbligo delle famiglie. La magistrata per questi bambini cerca delle misure alternative, che all’epoca non erano previste dalla legge, volte al reinserimento di questi giovanissimi spacciatori. Conclude la scrittrice parlando della stella di Francesca Morvillo che è una luce fioca, che mantiene la sua memoria, che porta con sé degli eventi difficili da ricordare, facendola diventare una stella che illumina ancora oggi.

Andrea Farella VE liceo classico Tasso Salerno