«La nostalgia è quando vuoi che le cose rimangano le stesse. Conosco così tante persone che stanno nello stesso posto. E penso, mio Dio, guardale! Sono morti prima di morire. E’ un rischio terribile. Vivere è rischiare». Diva del cinema francese e icona di bellezza ed eleganza, Jeanne Moreau è stata musa per Truffaut, Malles, Antonioni, solo per citarne alcuni. A lei è dedicato il libro Jeanne Moreau (edizioni Perrone) scritto da Lisa Ginzburg, perfezionata in mistica francese del Seicento e già direttrice di cultura della Unione Latina. Lisa Ginzburg incontra per la prima volta Jeanne Moreau sullo schermo di un cinema d’essai di Trastevere e in lei intravede un femminile possibile, arioso, libero. La ritrova qualche anno dopo in un altro cinema, in un altro film e in un ruolo diverso. Ma quello che resta uguale è la luminosità della donna, l’intelligenza dell’attrice, lo sguardo critico e il piglio sensibile. La sua è la storia di un grande amore per la vita, una storia che Ginzburg decide di raccontare con grazia per renderle omaggio e farne brillare la memoria. Il libro sarà presentato il 27 ottobre alle 20, a Palazzo Fruscione, nell’ambito della mostra Nouvelle Vague3 promossa dall’associazione Tempi Moderni. Lisa Ginzburg sarà in dialogo con Barbara Cangiano (giornalista) e Daria Limatola (curatrice del programma ragazzi di Salerno Letteratura). Una storia sfaccettata ed umanissima di una donna che custodisce, dietro la grande professionalità, silenzi vulnerabili e sogni di altre vite.
L’evento è in collaborazione con Salerno Letteratura festival. Ingresso libero.