Ivan Crico è nato a Gorizia nel 1968, ma fin dalla nascita ha vissuto a Pieris, presso le foci del fiume Isonzo. Dal 2006 vive nell’antico borgo rurale di Tapogliano. Si dedica allo studio della pittura fin da giovanissimo, laureandosi all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Attualmente insegna all’Accademia di Belle Arti di Udine.
Parallelamente all’attività artistica, dal 1992 ha iniziato a collaborare con gli amici poeti Amedeo Giacomini, Gian Mario Villalta, Mario Benedetti e Pierluigi Cappello con cui idea la collana di poesia La Barca di Babele. Nel 1999 con l’antropologo Gian Carlo Gri e altri studiosi, tratta il fenomeno dei benandanti nel Friuli goriziano in un saggio apparso nel volume Di prodigi segreti, edito dall’Istituto Gasparini.
Scrive in lingua e nell’arcaico idioma veneto bisiàc. Ha pubblicato sei libri di poesia in bisiàc, premiati dai più importanti concorsi poetici nazionali. Raffinata la versione integrale in bisiàc de Al cant dei Canti (Il Cantico dei Cantici) edito nel 2018 dalla ACB; e la traduzione poetica dell’opera di Pier Paolo Pasolini I Turcs tal Friùl, realizzata nel 2019 per Quodlibet. Della sua poesia – pubblicata sulle maggiori riviste italiane e all’estero – si sono occupati diversi studiosi italiani come, tra gli altri, Giorgio Agamben, Antonella Anedda e Mario Benedetti.