Salerno letteratura, all’interno del suo “Quartier generale” palazzo Fruscione ospita Marcello Flores e Mimmo Franzinelli, che sarà con noi in collegamento da casa, autori di “Conflitto tra poteri”, presentato da Mario Ricciardi. Il centro del libro è la “Storia racconto” che fa emergere le conflittualità tra politica e magistratura, nell’età repubblicana in Italia. Il libro sembra essere il primo di tutta la storia su questo tema, trattato precedentemente solo in maniera superficiale senza scavare a fondo. Le tematiche principali sono: mafia, corruzione e terrorismo. Il libro comincia con il passaggio dal regime fascista alla democrazia, raccontando di come da una magistratura convissuta con il fascismo si passi a un regime democratico.
All’interno del libro possiamo trovare una serie di micro storie, che poi sono processi importantissimi, più precisamente 36 processi, passando per un lasso di tempo che arriva fino a Berlusconi. Durante l’epoca Berlusconi abbiamo effettivamente assistito a quella che è la politica che cerca di sottomettere la magistratura, la quale cerca di mantenere la sua autonomia. Flores ci fa notare come precedentemente la magistratura, era fascista, in gran parte, e di come quest’ultima in quegli anni si debba alleare con la democrazia cristiana, anni in cui le donne non erano ancora ammesse in magistratura, entreranno a far parte di quest’organo solo negli anni Sessanta, ma solo per alcuni tipi di reati.
Franzelli successivamente, passa a trattare gli orrori del fascismo durante questi anni, proprio in ambito giudiziario, come il processo Matteotti che Mussolini non fa tenere a Roma, ma in provincia; altro esempio trattato è quello dello spionaggio della Fiat ai danni dei dipendenti.
Flores parla poi dell’epoca successiva di “Mani pulite” in cui abbiamo uno scontro tra: una politica corrotta e una magistratura che combatte benissimo questo terribile fenomeno, e con una magistratura con maggiori libertà rispetto al passato; Franzinelli qui ci tiene a sfatare il luogo comune riguardo al fatto che la magistratura sia di sinistra, affermando che l’opinione pubblica pensa che: “Se i magistrati potessero scriverebbero con la penna rossa”.
Un libro che decostruisce falsi miti, spiega nel dettaglio scandali storici, una serie di eventi che seguono un cammino contrastato dentro la magistratura lineare, e il rapporto con la politica e la società italiana, una sfida non da poco, affrontata per restituire una ricchezza straordinaria di questi decenni.
Andrea Farella VE Liceo Tasso Salerno