Giunto alla sua undicesima edizione, senz’aver mai subito interruzioni (nemmeno durante l’emergenza pandemica), Salerno Letteratura quest’anno si presenta con un’anteprima romana e una formula insolita. L’appuntamento è per venerdì 12 maggio alle 18.30 presso la libreria Spazio Sette di via dei Barbieri 7 a Roma. Una filosofa e scrittrice, Ilaria Gaspari, e un’attrice di teatro e cinema, Valentina Carnelutti, daranno vita a una lezione/spettacolo dal titolo Provando e riprovando. Com’è difficile pensarsi umani. Un incontro del tutto inedito ispirato al tema del festival, preso in prestito dall’ultimo libro di Domenico Starnone, L’umanità è un tirocinio (Einaudi). Proprio a Starnone, ai suoi ottant’anni, il festival è dedicato.

L’idea di fondo è che l’umanità non vada considerata un dato ontologico, qualcosa di fisso, ma un processo, un percorso, un divenire, “dall’esito incerto”, come scrive Starnone. Un apprendistato difficile, un cammino disseminato di pietre d’inciampo e su cui incombe il rischio – e talora la tentazione – dell’inumano (si pensi alla guerra come regresso a uno stato ferino o, su tutt’altro versante, più prossimo al cosiddetto postumano, ai dilemmi legati a un impiego massivo dell’intelligenza artificiale).

Nel corso dell’evento, a cui interverranno alcuni fra i protagonisti del festival, i direttori artistici Gennaro Carillo e Paolo Di Paolo, la curatrice del programma ragazzi Daria Limatola e il direttore organizzativo Ines Mainieri anticiperanno alcuni contenuti del festival che si terrà a Salerno dal 17 al 24 giugno.