Ida Travi nasce in provincia di Brescia, a Cologne. La sua poetica si inscrive nel rapporto tra oralità e scrittura e occupa una posizione unica nel panorama della poesia italiana. È a Milano negli anni ottanta, dove collabora all’edizione italiana del magazine Rolling Stone con la rubrica “Angolazioni”. I poeti Milo De Angelis, Giampiero Neri e Giancarlo Majorino accompagnano con note critiche i suoi primi scritti; Giuliano Manacorda scrive che «Ida Travi si avvale di tutti gli strumenti classici e moderni da Omero, a Havelock alla Kristeva […] in un discorso insieme arduo e rigoroso che prende l’avvio dall’inizio della vita […] il linguaggio come enigma sinché campeggia la parola dove narrazione e poesia si fondono». A metà anni novanta si trasferisce a Verona, dove è redattrice di “Anterem”, la sua presenza è determinante per la svolta filosofica della rivista. Sposerà Flavio Ermini direttore di Anterem, nel 2002. Del 2003 la sua ideazione di Opera Prima, collana di poesia poi diretta da Flavio Ermini: nel Comitato di Garanti Eugenio Borgna, Umberto Galimberti e Vincenzo Vitiello. Negli stessi anni con Flavio Ermini cura la linea editoriale Via HeraKleia- Forme della poesia contemporanea. Sposta la sua ricerca poetica sul rapporto oralità-scrittura e lascia dunque la redazione della rivista Anterem nel 2010.
La sua poetica tra scrittura e oralità è esposta nei saggi L’aspetto orale della poesia (Selezione Premio Viareggio 2001) e Poetica del basso continuo. Per Gli Amici della Scala di Milano, nel 2000 cura gli incontri con Mario Luzi, Milo De Angelis, Emanuele Severino, Carlo Sini.
Nel 2011, il suo scritto per il teatro ‘Diotima e la suonatrice di flauto, diventa libretto d’opera a firma del M° Andrea Battistoni. Cura personalmente la messia scena di Diotima e la suonatrice di flauto, e con il M° Andrea Mannucci mette in scena al Teatro Romano di Verona, la Corsa dei fuochi poesie per musica, partiture Suvini&Zerboni 2002, testo Moretti&Vitali 2007. Con Diotima e la suonatrice di flauto, Neo/Alcesti e La corsa dei fuochi dal 2000 al 2007 per tematica e riferimenti si definisce per Ida Travi una sorta di periodo greco.
Classificata ai Premi: Premio Camaiore-Belluomini 2019; Premio Bologna in Lettere 2018; Premio Anna Osti, 2017; Premio Tassoni, 2017; Premio Internazionale Città di Como, 2015; Premio Gradiva New York, 2013; Premio Europa in Versi, 2013; Selezione Premio Viareggio Repaci, 2011 e 2001. Nel 2014 riceve il Premio alla Carriera Città di Lugano e la targa del Premio Laurentum, con cerimonia in Quirinale.
La serie poetica dei Tolki, i parlanti : dal 2011 al 2022 con i sette libri dei Tolki, Ida Travi inaugura un genere inedito in Italia nella contemporaneità. La serie poetico-contemporanea dei Tolki, i parlanti: la serie in cinque libri, popolata dai Tolki, i parlanti, è edita in Italia da Moretti&Vitali Editori dal 2011 al 2018 e viene ristampata nell’ottobre 2019 da Moretti&Vitali raccolta in unico cofanetto. Il sesto e il settimo libro sono editi da Edizioni Volatili 2020 e 2022.
“Chi sono i Tolki? Esseri sacri e miserabili, misteriosi e semplici. Penso a un Tolki come a un parlêtre, un essere marchiato dal linguaggio. Parlêtre è un neologismo di Lacan che fonde l’essere al linguaggio, nell’atto della pronuncia. Il parlêtre rompe con la tradizione della metafisica intenta “pensare l’essere”: vedo i Tolki come lavoranti o non lavoranti, esseri che nello scontro con la poesia assumono su se stessi il peso d’un linguaggio povero, duro come una colpa, leggero come una liberazione.” ( in esergo al terzo libro dei Tolki, Katrin, saluti dalla casa di nessuno, Moretti&Vitali 2018)
Nel 2000 fonda e presiede a Verona l’Associazione Culturale POETICA.