Grande operatività durante la Summer School di Salerno Letteratura Festival per la lezione di giornalismo culturale, svoltasi nello spazio Matteotti, a cura di Giorgio Simonelli, riguardo l’egemonia culturale della Rai, radiotelevisione italiana. Al giorno d’oggi con i nostri telefoni siamo abituati a guardare le notizie e con pochi click possiamo sapere tutto ciò che ci interessa. Giorgio Simonelli si sofferma proprio su questo e incomincia un excursus sulla Rai e sulla nascita della televisione che introduce un nuovo metodo di comunicazione, stravolgendo la vita di tutti gli italiani. Chiede ai ragazzi presenti il significato del termine “cultura” e, dopo le risposte di alcuni, afferma che questo termine riguarda la conoscenza. Quindi, attraverso i primi mezzi di comunicazione, bisognava divulgare le componenti imperative della cultura come la letteratura, la filosofia o la storia. Col passare degli anni, poi, cambia la concezione del termine “cultura” che viene definita come l’insieme dei comportamenti e dei modi di vivere. Entrando sempre di più nel vivo dell’incontro, Simonelli ci parla degli albori della televisione che nasce dalla radio e dal teatro. La televisione delle origini, chiarisce agli studenti Simonelli, raccontava la letteratura o un’opera lirica oppure situazioni realizzate in studio come quiz o interviste. Alla fine della sua lezione, Giorgio Simonelli assegna ai ragazzi della Summer School il compito di creare un “formato” a loro piacimento su un argomento a loro scelta. La passione per la TV in Simonelli è nata sin da bambino, ci dice, un’alternativa al noioso studio della scuola media ed è una passione che è prevalente ancora oggi, nonostante fare televisione sia cambiato nel tempo e anche se lo schermo da cui si fruisce la televisione è sempre più diversificato, è rimasto immutato il legame magico che si crea tra lo spettatore e il prodotto televisivo.

Claudio Santoro IV H Liceo classico Torquato Tasso