Incontro con Andrea Esposito, curatore di I racconti dell’apocalisse (il Saggiatore).
Conduce Federico Sanguineti.
Quante volte, negli anni Zero, abbiamo pensato all’apocalisse? Dal crollo delle Torri gemelle alle città deserte durante il lockdown, il senso della fine del tempo non ha smesso di accompagnarci. E ora ci si mette anche la disinvoltura con cui si straparla di guerra nucleare. Scrive Andrea Esposito: «La paura della fine non è originale di questo tempo, ma adesso più che mai parla di noi». Quest’antologia è dunque uno specchio nel quale è impossibile non riconoscerci. Una sinfonia per la fine del tempo che si conclude con l’immagine di un mondo svuotato – mondato – della presenza umana.