Incontro con Simone Beta, autore di La donna che sconfigge la guerra. Lisistrata racconta la sua storia (Carocci).
Conduce Angelo Meriani.
Beta, al quale si deve una traduzione di Lisistrata che spicca per inventiva linguistica e senso del comico, ci regala ora un saggio su «colei che scioglie gli eserciti». Lisistrata è, con Diceopoli degli Acarnesi e Trigeo della Pace, la personificazione dell’antibellicismo di Aristofane. Di un rifiuto della guerra non fondato su ragioni ideali ma su sani argomenti immoralistici: in tempo di guerra, si mangia male, si beve peggio e l’attività sessuale decresce al minimo storico. Di qui il formidabile heurema, la trovata femminile di uno sciopero del sesso per obbligare gli uomini in fregola a negoziare la pace. Sebbene la guerra sia un affare di maschi, sono le donne a sopportarne il peso, offrendo i propri figli alla patria e rinunciando forzatamente, nel fiore degli anni e per tutta la durata delle ostilità, alle gioie della vita coniugale.