Incontro con Gianni Cuperlo, autore di Rinascimento europeo. Il libro dell’Europa che siamo stati, che siamo e che dobbiamo diventare (il Saggiatore).
Conduce Gennaro Carillo.
Che c’entrano i caffè con l’Europa? Secondo George Steiner, citato da Cuperlo, molto. Sono lo scenario
della nascita della sfera pubblica moderna, “istituzioni” lato sensu democratiche, a differenza dei salotti, poco inclusivi. Nei caffè si sosta, si legge, si discute, si cospira. Dai caffè questo libro mutua il tono di conversazione: digressivo, interrogante. Vi si ripercorre la storia intellettuale dell’Europa, a partire dalle crisi che l’hanno segnata. Al centro c’è il Rinascimento del titolo, l’età in cui «la cultura scopre la sua funzione civile» che oggi sembra irrimediabilmente perduta. Agli estremi del libro c’è invece Trieste: epitome inquieta della storia del continente ma anche porto franco e asilo per sradicati che prefigura l’Europa come non è ma come è necessario che sia.