E. G. Walrose, Nasce in un piccolo paese della Puglia, seconda di tre sorelle. Fin da bambina è amante delle storie, delle avventure e della libertà. Prima dei tre anni tenta la fuga da casa due volte per andare ad esplorare il mondo. Quando gioca agli indiani e sua sorella maggiore la costringe a impersonare la squaw prigioniera legata al palo, sogna il momento in cui potrà essere un impavido guerriero pellerossa. È lì che inizia a immaginare le sue storie ribelli e avventurose. Da grande è una delle poche donne iscritte alla Facoltà di Giurisprudenza di un’antica Università, dove discute e litiga con il suo relatore di tesi, poi futuro marito e compagno di tutta la vita. Diventa professoressa universitaria di Diritto comparato e vive, insieme ad altri, la sua avventura di affermare in Italia un ramo del diritto pionieristico e ancora ignorato dai più. Nella sua lunga carriera accademica scrive molti libri, articoli, saggi, dirige una Scuola e una rivista. Intanto, cresce due figlie cui la notte, prima di addormentarsi, racconta le favole classiche, reinventandole in modo comico, rocambolesco e umoristico: le tre melarance della tradizione diventano i tre pachidermi viola che un povero affaticato principe deve buttarsi ogni volta dietro la schiena perché si avverino i loro prodigi. Ormai in pensione, ha di nuovo voglia di avventura e di fantasia: nell’anno del covid nasce Erynn, il suo primo romanzo fantastico.