L’incontro di questa fresca serata di giugno all’interno della chiesa dell’Addolorata, si prende il compito di delineare destra e sinistra. L’appuntamento presentato da Gennaro Carillo, ha visto protagonisti Salvatore Merlo e Antonello Caporale, con “Destra, sinistra, e viceversa” un libro che va in due versi, quello di esporre i peggiori vizi dei conservatori di Salvatore Merlo e quello di presentare le virtù dei progressisti di Antonello Caporale.
Salvatore Merlo, giornalista politico, parla dei vizi dei conservatori, perché il suo è un libro di critica, dato che non riconosce nella destra italiana i pregi della destra delle grandi democrazie, affermando che la destra italiana è una destra post- fascista, quindi non ha niente a che fare con la destra conservatrice vera e propria.
Elenca delle cose che nella destra italiana non tornano, riconoscendo in Giorgia Meloni, qualcosa che possa far arrivare quella parte politica a una vera destra, ma che per ora la sua è una destra fatta soprattutto di vizi.
Antonello Caporale evidenzia gli errori della morale odierna che vede la destra e la sinistra sullo stesso piano, che ci definisce “tutti moderati”, affermando che destra e sinistra sono ben distanti e affermando la completa superiorità dei progressisti, dato che non c’è niente di meglio del progresso.
Il dibattito diventa incandescente: Antonello Caporale sostiene che per principi ideologici la sinistra deve sentirsi migliore, accusando la destra attuale di parentopoli. Salvatore Merlo contesta il fatto che la sinistra, continuando a credersi migliore, parla solo alla sinistra, mentre per cementare la sua identità deve parlare non solo ai progressisti.
In egual maniera anche la destra deve “uscire dal propio recinto”.
Antonello Caporale passa in rassegna i problemi dell’Italia, di cui la destra non si preoccupa e di cui dovrebbe occuparsi, e che questi problemi li potrebbe risolvere la sua “sinistra ideale”, affermando che il centro della questione è la radicata diseguaglianza della società, portata avanti dall’attuale governo: sottolineando l’errore della destra nell’accettare che qualcuno viva guadagnando mille volte in più di un altro, creando così un varco economico troppo elevato tra i cittadini.
Dal dibattito emerge, una straordinaria capacità di immedesimarsi in chi ha idee opposte e il tutto si conclude con una critica alla riforma del primierato.
Andrea Farella V E Liceo classico Tasso Salerno