A che età il nostro cervello smette di “crescere”? Ed è possibile – e come – rigenerare i neuroni? A queste, e a molte altre domande tenta di rispondere il saggio “La fioritura dei neuroni” di Michela Matteoli, nota neuroscienziata e Accademica dei Lincei, presentato nella serata finale di Salerno Letteratura insieme a Giulio Corrivetti. Ancora una volta, neuroscienze e letteratura dialogano fruttuosamente. Tutti noi desideriamo credere che il cervello umano non sia destinato inevitabilmente a un lento e inesorabile declino con l’avanzare dell’età. In questo senso, risulta particolarmente stimolante la diffusione crescente di un filone di ricerca che indaga la neurogenesi in età adulta, ovvero la possibilità che nuove cellule nervose possano continuare a generarsi anche dopo il completamento dello sviluppo biologico dell’organismo. La neuroscienziata Michela Matteoli ricorre a una felice metafora per descrivere questo fenomeno, parlando di una vera e propria «fioritura dei neuroni». Immagina così il cervello come un giardino che, se adeguatamente curato e nutrito, sia in grado di sostituire le piante appassite con nuovi germogli, rinverdire le fronde degli alberi e far sbocciare fiori prima assenti (le emozioni giocano un ruolo chiave in questa “rigenerazione”: noi ricordiamo meglio un fatto se la nostra mente lo associa a un’emozione). Con il consueto rigore scientifico unito a una notevole capacità divulgativa, Matteoli demistifica numerosi pregiudizi circa la struttura e il funzionamento del nostro cervello, guidando il lettore alla scoperta delle più recenti acquisizioni nel campo delle neuroscienze, molte delle quali frutto diretto delle sue stesse ricerche. Ne emerge un messaggio chiaro: è possibile coltivare e far crescere, grazie alla curiosità intellettuale, la propria intelligenza per tutta la durata della vita, e uno dei segreti potrebbe essere vivere seguendo “virtute e canoscenza”!
Lavinia Mauro III D Liceo Classico T. Tasso