A Salerno. Psicologia insolita di una città sospesa è l’ultimo libro scritto da Corrado De Rosa (Giulio Perrone editore) presentato a Salerno Letteratura in compagnia di Luca Crovi. «Ho sempre raccontato Salerno sullo sfondo, poi ho capito che poteva essere protagonista – spiega l’autore – È un libro omissivo, ammetto, non facevo in tempo a scrivere un capitolo che il clima era cambiato. Salerno è una città in bilico, non sa ancora se voler mantenere il privilegio di un luogo di provincia o fare il salto verso la grande metropoli». Tra Gatto, i barbieri, i satanielli, De Rosa accompagna il pubblico in un viaggio tra personaggi sani e meno sani, tenebri e violenti, che si muovono tra le onde del porto e lo stadio Arechi. L’autore sussurra la sua Salerno, quella che non sa ancora «se vuole essere la più settentrionale delle città del Nord». Un ritratto inedito e irriverente, fatto di aneddoti, sapientemente rammagliato con il piglio di chi, per lavoro, la psicologia la conosce molto bene e la usare ancora meglio. «La rivoluzione? Portare avanti i propri ideali fino in fondo, la felicità è poterli concretizzare». Dentro c’è la croce e delizia delle Luci d’artista, il lato ombroso degli scarichi di droga al porto, lo struscio al corso nei giorni di festa, ma anche lo sbarco degli Alleati e la lezione della Scuola Medica. Un libro tutto da leggere e tutto da amare.