Il tema di Salerno Letteratura 2025 è In faccia ai maligni e ai superbi. Letteratura come contropotere. C’è dunque parso pressoché naturale invitare Kamel Daoud, un autore che testimonia come la scrittura possa essere ancora temuta e perseguitata da un regime politico.
Certo, la letteratura è inutile, non perseguendo fini pratici, e comunque da sola non basta a cambiare lo stato delle cose. Ma l’affaire Daoud dice qualcosa di diverso: quanto sia preziosa la libertà di manifestazione del proprio pensiero e quanto sia inaccettabile qualunque forma di repressione del dissenso.
In Italia, la libertà di opinione è una delle libertà fondamentali riconosciute dalla Costituzione democratica. Quelle libertà senza le quali la Repubblica non potrebbe dirsi democratica. Ma sono libertà fragili, che vanno tutelate e mai date per scontate, perché non restino lettera morta. Che Daoud non possa entrare nel territorio nazionale senza rischiare l’arresto e l’estradizione in Algeria, peraltro per i reati d’opinione di cui è accusato, significherebbe privare il nostro pubblico di un incontro fra i più attesi ma soprattutto contrasterebbe con i valori costituzionali nei quali crediamo.