«La rivoluzione è un mutamento di stato che potremmo definire utopistico, ma serve a modellare il mondo. È funzionale a renderci felici, perché nasce dall’infelicità e dall’insoddisfazione e quindi le due cose vanno a braccetto. Altrimenti vivremmo in un mondo perfetto e forse questo sarebbe noioso». Carmen Guasco, con Marta Macolino e Alessia De Sio, è anima di Collettivo Moleste e sono autrici di Fai rumore. Nove storie per osare (Il Castoro). Accompagnate dalla giornalista Erminia Pellecchia, nella corte del Convitto Nazionale, sono state tra le protagoniste di Salerno Letteratura. Le Moleste sono un gruppo di autrici, disegnatrici, giornaliste, fortemente coinvolte nella divulgazione dei temi di genere, che hanno deciso di realizzare un’antologia a più mani in cui moltissime persone potranno riconoscersi direttamente o indirettamente. Nove esempi di come la violenza si possa disinnescare solo parlandone perché dare voce alle vittime è fondamentale, anche senza entrare nel vicolo stretto del me too o nella ricerca del capro espiatorio. «Troppo spesso gli abusi vengono minimizzati o addirittura ridicolizzati – racconta Guasco – e il silenzio va invece rotto con il rumore delle parole. Il nostro impegno? Provare a creare una cultura che si basi su un codice deontologico, a partire dall’educazione nelle scuole. I docenti dovrebbero essere i primi a dare l’esempio e a non abusare invece del loro ruolo come purtroppo alle volte accade».