“Cinema e letteratura”: è questo il tema dell’incontro che si terrà il 5 novembre alle 11 presso gli spazi di Palazzo Fruscione, nell’ambito della sezione talk che accompagna la mostra Nouvelle Vague3 promossa dall’associazione Tempi Moderni, che resterà aperta fino al 13 novembre. Causa imprevisti, a discuterne non ci saranno più Sergio Brancato, docente di Sociologia e storia dei media all’Università Federico II di Napoli e Anna Masecchia, docente di Storia del cinema presso lo stesso ateneo, ma Paolo Di Paolo, direttore artistico del festival Salerno Letteratura e Alfonso Amendola, direttore scientifico di Tempi Moderni. Il grande cinema e la grande letteratura tra rimandi, citazioni, adattamenti, rifacimenti, saranno l’oggetto di una riflessione per ricostruire il passaggio verso la Nouvelle Vague. «Un rapporto quello tra libro e film che è alla base del linguaggio filmico. Un grande dialogo creativo ma spesso anche conflittuale – spiega Amendola – Dall’iniziale avversione dei letterati al grande entusiasmo della contaminazione. Un costante lavoro di intrecci e rimandi. Nell’arco dell’incontro cercheremo di raccontare importanti riscritture dal libro al film. Affronteremo anche registi che provengono dal grande immaginario letterario (su tutti Pier Paolo Pasolini). Ma definiremo anche come a sua volta la letteratura si è nutrita di cinema (giusto un riferimento nodale nell’Ulisse joyciano). L’idea è quella di raccontare in maniera trasversale e divulgativa le grandi influenze reciproche, soffermandoci su alcuni momenti esemplari».
L’evento è realizzato in collaborazione con il festival Salerno Letteratura. L’ingresso è gratuito.