Alessandro Giammei è nato nel 1988 a Roma, ed è Assistant Professor of Italian Studies alla Yale University, negli Stati Uniti. Dopo la laurea alla Sapienza di Roma e il perfezionamento alla Normale di Pisa, ha insegnato alla New York University, al Bryn Mawr College, nel sistema carcerario del New Jersey e a Princeton, cui ha dedicato il saggio narrativo Una serie ininterrotta di gesti riusciti (Marsilio 2018). Ha scritto libri e saggi accademici, in inglese e in italiano, sul nonsense, la poesia d’avanguardia e neoavanguardia, le radici classiche e rinascimentali del modernismo e della modernità, i legami tra testo e visualità. È curatore con Chiara Valerio delle lettere di Lytton Strachey e Virginia Woolf (Ti basta l’Atlantico?, nottetempo 2021), con Ara Merjian, in inglese, degli scritti di Pier Paolo Pasolini sulla pittura (Heretical Aesthetics: Pasolini on Painting, Verso 2023), della versione italiana di un trattato di Arthur Conan Doyle sulla fotografia spiritica (Fotografare gli spiriti, Marsilio 2022) e, con Nunzia Palmieri e Marco Belpoliti, di un ricco volume sull’opera di Giulia Niccolai (Riga 45. Giulia Niccolai, quodlibet 2023). La sua monografia Ariosto in the Machine Age esce per la University of Toronto Press, mentre la Cambridge University Press gli ha commissionato lo studio Shakespeare’s Ghost: Conjuring Authorship in Fascist Italy per la collana Cambridge Elements in Shakespeare and Text. Suoi scritti e traduzioni sono comparsi in «The Paris Review», «Vanity Fair», «Nuovi Argomenti» e «Flash Art». In Italia, collabora con le pagine culturali di «Domani», «Finzioni» e «Esquire Italia».Per Einaudi ha pubblicato Cose da maschi (2023) e La gioventù degli antenati.Il Rinascimento è uno zombie (2024).